Referendum legge elettorale, le firme non bastano: illegittima la richiesta del CRE

Alcune delle 2.273 firme di cittadini non risultano autenticate. Nei giorni scorsi la richiesta di referendum depositata anche da 7 consiglieri regionali

 

La richiesta di referendum confermativo presentata ieri dal Comitato per la Riforma Elettorale è illegittima. Lo ha stabilito l'ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Valle d'Aosta dopo aver esaminato la documentazione depositata dal CRE e in particolare le 2.273 firme a sostegno della consultazione referendaria sul ripristino delle tre preferenze alle elezioni.

«A fronte di un totale di 2.273 firme che i delegati hanno dichiarato di aver depositato e regolarmente autenticato - si legge nella nota della presidenza del Consiglio regionale -, le firme realmente apposte sono 2.268. Inoltre, 158 firme non risultano regolarmente autenticate ai sensi dell'articolo 9, comma 4, della l.r. 4/2002, in quanto manca la dichiarazione preventiva di disponibilità all'autentica da parte di un consigliere regionale. Il numero delle firme regolarmente autenticate, al netto di n. 158 firme dichiarate nulle, è pari a 2.110, quindi inferiore alla cifra di 2.117» necessaria per il referendum.

La legge in questi casi richiede le firme di almeno un cinquantesimo degli elettori, cioè appunto 2.117 cittadini, oppure di almeno un quinto dei consiglieri regionali, dunque 7 su 35. Proprio 7 consiglieri regionali (Luca Distort, Raffaella Foudraz, Erik Lavy, Andrea Manfrin, Simone Perron, Paolo Sammaritani e Diego Lucianaz) lo scorso 30 maggio hanno presentato sempre alla presidenza del Consiglio Valle la domanda di sottoporre a referendum confermativo le disposizioni sulle tre preferenze.

 


M.C.

 

 

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