Il Consiglio Valle ha bocciato la richiesta di valutare i risultati dell'attività in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione di CVA
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta è tornato a occuparsi, giovedì, del dossier CVA. L'aula ha esaminato una mozione depositata dal gruppo PCP ed emendata in accordo con RV per impegnare la IV Commissione a convocare il consiglio di amministrazione di Finaosta per analizzare i risultati economici del gruppo CVA. La richiesta è stata respinta con l'astensione della maggioranza e il voto favorevole di tutta l'opposizione.
«A breve con l'approvazione del bilancio 2024 - ha spiegato la capogruppo di PCP Erika Guichardaz - saranno rinnovati il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale di CVA. Per procedere alle nomine è indispensabile valutare i risultati dell'attività di esercizio del triennio 2022-2024. Le nomine sono di competenza di Finaosta su designazione della Giunta, ma il Consiglio deve avere comunque contezza dell'andamento della più importante società tra le nostre partecipate. Riteniamo quindi indispensabile una informazione e una discussione in sede consiliare dei documenti contabili di CVA, data la loro valenza strategica».
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha condiviso «la necessità di garantire trasparenza, verifiche e controlli, e di avere una lettura chiara del percorso di sviluppo aziendale di Cva» annunciando però l'astensione sulla mozione. «Finaosta, a fronte degli scenari mutati a partire dal 2022 e anche delle sollecitazioni ricevute a fine anno, ha cercato di avviare percorsi capaci di fornire le risposte di cui abbiamo bisogno - ha dichiarato -. Si tratta di processi che devono essere equilibrati e tenere conto di una situazione in cui non vi è un ruolo di direzione e coordinamento, per non pregiudicare altri aspetti, oltre che della necessità di una valutazione tecnica complessiva. Questo è il compito che Finaosta deve portare avanti, e sono convinto che questo percorso sia pienamente nelle corde dell’attuale governance di Finaosta e in linea con le nostre aspettative».
Ancora Testolin: «Finaosta ha promosso meccanismi di trasparenza che CVA ha cercato di attuare: è intervenuta a livello statutario per garantire maggiore consapevolezza nelle decisioni delle società del gruppo e ha individuato un percorso in cui l’anno di mandato del nuovo CdA servirà a completare l’adeguamento degli statuti, rendendoli più aderenti alla nuova situazione normativa e all’unicum che questa società rappresenta. Ritengo che vi siano tutti i presupposti per continuare a lavorare con serietà, come è stato fatto finora».
redazione