Giochi, Albano: Quando non c’era la pubblicità si stava meglio. Non “alleggerire” Delega

 

Il membro dell’Intergruppo in quota Pd: Nuovi Casinò? A Sanremo c’è il controllo. Se non hai i soldi da spendere non entri

roulette«Abbiamo fatto una battaglia forte, e l'idea che ora si cerchi di fare delle modifiche, di "alleggerire" alcuni aspetti, e che si voglia togliere il potere ai sindaci di stabilire delle distanze minime mi fa stare male». È il commento della senatrice del partito democratico Donatella Albano, membro dell'intergruppo parlamentare sul gioco d'azzardo, in merito al decreto attuativo della Delega fiscale sui giochi pubblici. Per Albano, fra i componenti della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, le criticità delle bozze finora circolate sono «quelle già illustrate da Basso e Giacobbe», e riguardano in primis la pubblicità e appunto il rischio che venga vanificato il lavoro fatto fin qui dagli enti locali.

«Come Liguria - ricorda la senatrice - siamo stati la prima regione a fare degli interventi per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Che adesso tutto il lavoro fatto rischi di essere buttato fa star male. Se gli amministratori locali che sono le sentinelle dei territori non avranno più alcuno strumento vorrà dire aprire di nuovo le porte al dilagare dell’azzardo. La pubblicità invece io non la farei proprio, se la gente vuole andare a giocare ci va con o senza pubblicità. Una volta la pubblicità non c'era, e credo che non averla sarebbe meglio».

Sulla discussione aperta di recente che i riguarda i nuovi casinò Albano ricorda: «Io vivo a Sanremo. Qui al Casinò va chi ha soldi da spendere altrimenti non può nemmeno entrare. Controllano i documenti e come sei vestito e c'è il deterrente della distanza. Nelle sale da gioco invece può entrare chiunque e c'è anche gente pronta a prestarti i soldi per farti giocare alle macchinette, così si finisce nel giro dell'usura. Al Casinò questo non accade». E conclude: «Speriamo che il decreto arrivi a giugno, e speriamo che ci sia il tempo per rivederne i contenuti. Questa settimana - annuncia - ci incontreremo come intergruppo per decidere una nostra iniziativa. Dobbiamo lanciare un segnale».

 

Clara Rossi

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