Sull'applicazione della legge Severino: "questione pregiudiziale per validità della nuova Giunta"
AOSTA. L'applicazione della legge Severino per quattro dei consiglieri regionali condannati in Corte d'Appello a Torino diventa uno dei nodi cruciali della mozione di sfiducia presentata sabato scorso contro il presidente della Regione Rollandin.
Il presidente del Consiglio Andrea Rosset oggi ha stabilito di convocare per l'8 marzo, mercoledì, la riunione straordinaria per discutere la sfiducia. Rosset ha prima sentito la conferenza dei capigruppo che evidentemente non sostiene tale decisione all'unanimità.
In una nota i capigruppo di Uv e Pd-Svda, Joël Farcoz e Jean-Pierre Guichardaz, ed il vice capogruppo di Stella Alpina Polare Autonomista, André Lanièce, esprimono le loro perplessità sull'interpretazione della norma. "È emersa - dicono i tre - una diversa lettura delle norme che, a nostro giudizio, porta a ritenere che la sospensione prevista dalla legge Severino operi di diritto, e quindi decorra, dalla data della pronuncia della sentenza di condanna da parte della Corte d'Appello di Torino, come previsto espressamente nei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri già adottati per casi analoghi". La questione, aggiungono, è "pregiudiziale" e "incide sulla validità dell'atto di costituzione della nuova Giunta e di ogni altro atto successivamente adottato dalla stessa".
Farcoz, Guichardaz e Lanièce spiegano di aver "chiesto un approfondimento di tale problematica" ed in risposta "il presidente Rosset, in presenza di una non maggioranza deliberativa, che per Regolamento non era necessaria ma era opportuna in un momento così delicato, ha voluto convocare ugualmente l'Assemblea per dopodomani".
"Secondo noi - conclude la nota - questo parere meritava e merita un attento approfondimento, per tutelare la correttezza dell'azione amministrativa e dell'operato delle sue Istituzioni".
E.G.