I sindacati: inaccettabile. Prima stop ai licenziamenti, poi discuteremo del piano
AOSTA. Una proroga al 30 maggio della procedura di licenziamento per 264 dipendenti: questa l'ipotesi prospettata ai sindacati dall'amministratore unico del Casinò di Saint-Vincent, Giulio Di Matteo, nell'incontro di questa mattina. Si tratta della strada «giuridicamente più corretta» ha spiegato l'avvocato milanese uscendo dal faccia a faccia e precisando che comunque esiste «un'altra ipotesi intermedia». Per i sindacati tuttavia la proposta di proroga è «inaccettabile».
Le posizioni restano divergenti. Se da una parte Di Matteo si è detto «fiducioso» sulla possibilità di raggiungere un'intesa anche in vista del piano di ristrutturazione aziendale che potrebbe essere pronto per metà mese, i sindacati hanno ribadito che anzitutto devono essere fermati i licenziamenti.
Oltre alla questione dei lavoratori, la casa da gioco deve trovare una soluzione per il problema liquidità. «Le risposte delle banche ci sono già state - ha riferito Di Matteo -, sono risposte fiduciose e questa forse è una delle note meno negative di quello che stiamo affrontando perché sono molto, molto attente a quello che può essere il piano di rilancio di questa struttura».
«Prima va ritirata la procedura di licenziamento, poi potremmo fare tutte le discussioni sul piano», ha ribadito Claudio Albertinelli del Savt all'uscita dall'incontro al quale erano presenti anche l'assessore al Bilancio Chatrian ed il presidente della Regione Marquis. L'ipotesi di proroga è stata «rigettata anche oggi», ha spiegato.
Albertinelli ha anche parlato della «ipotesi intermedia» citata dall'amministratore unico. «Potrebbe essere un accordo quadro in cui da una parte noi chiederemmo il ritiro e dall'altra parte ci impegneremmo a fare delle cose sul piano di rilancio, ma per noi - ha ripetuto - rimane fermo il ritiro della procedura di licenziamento».
Marco Camilli
