Arrivano novità per il gambling digitale italiano, in particolare per quanto riguarda il numero delle concessioni, che sono di meno rispetto al passato.
Sta per aprirsi una nuova fase per il gioco online in Italia. Di recente, infatti, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato ha sciolto i principali dubbi in merito al prossimo bando per il rilascio delle concessioni, andando a chiarire con precisione i requisiti e le condizioni per partecipare.
Una gara che, a differenza del passato, sembra puntare su un numero più limitato di licenze, regole più stringenti e un maggior impegno da parte degli operatori su fronti come responsabilità sociale, innovazione tecnologica e tutela del giocatore.
Una delle novità principali riguarda proprio la possibilità di richiedere fino a un massimo di cinque concessioni per operatore, ma a condizioni ben precise: i casinò online italiani con licenza ADM dovranno indicare chiaramente le differenze tra ciascuna concessione richiesta, presentando anche un’unica relazione che evidenzi queste distinzioni. Obbligatoria anche la disponibilità di un indirizzo PEC registrato presso l'INI-PEC, anche per le società con sede legale all’estero, purché sempre all’interno dello Spazio Economico Europeo. Sul fronte finanziario, invece, l’ADM ha alzato l’asticella: i requisiti patrimoniali devono essere posseduti già al momento della domanda e mantenuti per l’intero periodo concessorio. I requisiti andranno garantiti sempre anche in caso di società controllante, dimostrando la propria solidità economica con bilanci certificati o dichiarazioni ufficiali.
Altro elemento cruciale è rappresentato dal piano biennale di investimenti obbligatorio, che dovrà includere interventi su sicurezza, adeguamenti tecnologici e contrasto al gioco patologico. Esclusi invece gli investimenti meramente estetici o di manutenzione ordinaria. Merita poi una riflessione particolare la possibilità di includere investimenti pregressi, purché abbiano effetti anche durante il periodo della concessione. Nuovo spazio viene poi garantito al gioco responsabile: l’autenticazione a due fattori sarà obbligatoria per ogni accesso e gli operatori dovranno adottare strumenti di analisi comportamentale avanzati, grazie anche all’utilizzo di tecniche di machine learning e all’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, per identificare in anticipo i segnali di gioco problematico. Inoltre, scatteranno alert automatici al superamento di soglie critiche, come un’ora di gioco o 100 euro spesi, seppur senza bloccare l’attività dell’utente.
La grande novità però è quella relativa al numero massimo di concessioni, dal momento che la nuova norma potrebbe avere importanti conseguenze tanto sull’online quanto sul fisico. Per capirlo dobbiamo immaginare il settore del gambling come due vasi comunicanti, togliendo acqua all’online ecco che naturalmente questa andrà a confluire nel fisico. Spettatrice interessata, in tutto questo, è allora la nostra regione, dal momento che in Valle d’Aosta si trova uno dei principali casinò terrestri d’Italia: il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, che sta attraversando una importante crescita in termini di ingressi. La riduzione del numero di concessioni, unita all’inasprimento delle condizioni per ottenerle, potrebbe scoraggiare alcuni operatori dal rimanere nel mercato digitale, spingendo una parte dell’utenza, soprattutto quella più fidelizzata, a rivolgersi nuovamente alle sale da gioco tradizionali. Un possibile ritorno al gioco terrestre, in un’epoca in cui sembrava che il digitale avesse preso il sopravvento.
Per conoscere davvero le conseguenze di tutto questo gran cambiamento bisognerà aspettare. Ma a Saint Vincent sperano una nuova alba del gioco tradizionale.