Peste Suina Africana, la Valle d'Aosta per ora ne è indenne

Il territorio è costantemente monitorato dal Corpo forestale. Anche la popolazione può aiutare a prevenire la diffusione del virus

 

Mentre nel Nord Ovest aumentano i casi di Peste Suina Africana rilevati, la Valle d'Aosta per ora non è toccata dal virus. Nessuno dei 734 casi di questa malattia virale accertati in Piemonte e in Liguria dal momento del rinvenimento del virus riguarda il territorio valdostano. La situazione è comunque costantemente monitorata e dal 2022 esiste un Piano regionale per la gestione, il controllo e l'eradicazione della PSA che riguarda sia gli allevamenti di suini, sia i cinghiali. Il monitoraggio è affidato al Corpo forestale della Valle d'Aosta con la collaborazione dei cacciatori.

Mappa

La mappa delle zone di restrizione per PSA elaborata dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte Liguria e Valle d'Aosta


L'attività di contenimento della Peste Suina Africana quindi è impostata per il momento sulla prevenzione e il monitoraggio. A queste attività possono contribuire la popolazione evitando per esempio di alimentare suini domestici o selvatici con scarti alimentari e impedendo l'accesso ai rifiuti. Infatti maiali e cinghiali sani possono contagiarsi contrarre il virus anche tramite l'ingestione di carni o prodotti a base di carne di animali infetti, scarti di cucina, broda a base di rifiuti alimentari e carne di cinghiale selvatico infetta (comprese le frattaglie) oppure attraverso il contatto con qualsiasi oggetto contaminato dal virus, come abbigliamento, veicoli e altre attrezzature. "Le attività umane sono le principali responsabili della diffusione della malattia sulle lunghe distanze", spiega l'assessorato regionale dell'agricoltura e risorse naturali.

Alla popolazione è chiesto di segnalare al Corpo forestale esemplari di suini morti o moribondi. È poi in vigore l'obbligo di identificare tutti i suini, compresi quelli da compagnia. "I suini non identificati, per i quali sia impossibile risalire al proprietario, e i suini selvatici o domestici detenuti illegalmente dovranno essere sequestrati dall’Autorità Competente e ne potrà essere disposto l’abbattimento", ricorda ancora l'assessorato.

 

 

redazione

 

 

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