La Foire vista dagli artigiani: è il risultato che conta, non la fatica e l'aspetto economico

 

Punti di vista maschili e femminili degli espositori

AOSTA. In un assolato sabato mattina di agosto è iniziata, con il sorriso sulle labbra degli espositori e dei visitatori, la versione stiva della millenaria Fiera di Sant'Orso: 500 espositori presentano le loro opere nelle vie del centro di Aosta.

Non è solo l'aspetto commerciale che spinge gli espositori a partecipare alla fiera, ne danno testimonianza gli espositori stessi, quanto il desiderio di uscire dal proprio laboratorio per cercare il contatto con un pubblico che sa apprezzare il lavoro di qualità e la creatività, frutto di tradizioni che hanno radici secolari. Anche le ore di lavoro dedicate a un'opera hanno poco conto: vale solo il risultato finale. Allo stesso modo, chi visita la Foire d'été non lo fa solo alla ricerca di un buon acquisto, magari utile nella pratica quotidiana, o di un oggetto di qualità per abbellire la casa, ma anche per “respirare” un‘atmosfera unica.

Creta-ornellax300Sentiamo prima di tutto il punto di vista di una espositrice. Ornella Creta: «la mia passione per la scultura è iniziata per hobby nel 1999 leggendo il manuale dello scultore aostano  Binel. Ho seguito la sua scuola e nel 2001 ho iniziato ad esporre le mie opere. Questo è il 17° anno che insegno. Dal 2000 espongo alla Fiera di Sant'Orso sia nella versione invernale che in quella estiva». Ha percepito una difficoltà nel confronto con i colleghi uomini? «Affatto. Mi sono sempre autogestita, l'importante è essere autonomi e non dipendere da nessuno. Ciascuno ha la sua tecnica che va rispettata. Gli uomini non mi hanno mai creato ostacoli». E le vendite come vanno? «Purtroppo le vendite sono scarse, ma occorre capire, vista la situazione economica attuale, per  prima cosa occorre soddisfare i bisogni primari. Non si tratta di un fattore economico per me. E' la mia soddisfazione personale che conta. Lavoro otto ore al giorno per completare un' opera e curarla nei minimi dettagli. Per il piatto intagliato di 72 cm di diametro, dove ho realizzato un intaglio nell'intaglio, ho impiegato 2 mesi».

Crestani-francox300Nel padiglione di Piazza Chanoux si possono ammirare, tra le altre, le opere di Franco Crestani: «Ho iniziato a scolpire nel 1974 come autodidatta. Ho utilizzato tipi di legno diversi, ora sono orientato solo sul noce antico. Dal 1976 ho sempre partecipato alla Fiera sia nell'edizione di gennaio che in quella di agosto. In questi anni il mercato è cambiato molto. In passato c'era maggiore attenzione per la tradizione valdostana, infatti veniva ricercata, valorizzata e rispettata. Oggi il pubblico sceglie l'oggetto di minori dimensioni, magari fatto in serie. Il budget influisce molto. Ci sono solo pochi amatori che ci seguono.
Ho tante amiche che scolpiscono, sono le benvenute. Le donne portano sempre novità e apertura mentale. Le innovazioni sono essenziali anche in questo mercato. Tuttavia è la soddisfazione personale che prevale e che mi dà la spinta a proseguire».

Casagrande-mariagiovannax300Sentiamo ora un'altra voce femminile in un settore diverso. Maria Giovanna Casagrande, Presidente della Cooperativa Tessile Lou Dzent ha raccontato com'è iniziata la sua avventura: «Il mio percorso è iniziato nel 1989 a Champorcher dopo una mostra di vecchi corredi. Champorcher è famosa per la tessitura della canapa e l'evoluzione tessile risale al passato. In inverno il paese rimaneva bloccato dalla neve e gli uomini non potevano dedicarsi neppure al lavoro dei campi, allora donne e uomini tessevano nelle stalle, luoghi caldi dove tutta la famiglia si riuniva. La nostra cooperativa ha ripreso la tradizione  locale e nel 2019 festeggeremo i 30 anni di sodalizio. Alcune socie lavorano part-time poiché le richieste sono diminuite. Partecipiamo alla Fiera invernale e estiva dal  1989». Per il lavoro fatto a mano c'è una particolare attenzione da parte dei visitatori. «Certo - conferma - ma abbiamo un prodotto di nicchia con costi di produzione elevati. La nostra clientela apprezza molto  i nostri lavori ma altri purtroppo non hanno la disponibilità economica pur osservandoli con interesse. Abbiamo clienti anche in Francia e in Svizzera che, in occasione delle fiere ci fanno visita.  Il nostro costo di lavorazione è troppo alto per i negozi che devono ricaricare il prezzo. Spesso la gente non si rende conto della specificità di questi lavori curati tutti con minuzia anche nei dettagli. Si fanno solo per passione e per il piacere di ammirare il risultato finito»
Casetta-fernandox300Girovagando tra le strade del centro storico di Aosta dove gli espositori presentano il meglio di quanto hanno prodotto nei mesi invernali si nota il banchetto di Fernando Casetta. «Ho iniziato a scolpire il legno nel 1998. Ho sempre utilizzato solamente noce nostrano perché è il legno che mi dà la maggior soddisfazione sia mentre lo scolpisco che nel nel risultato finale dell'opera. Un buon risultato si ottiene solo utilizzando materiali validi». Quanto tempo impiega per realizzare una scultura? «Per me il tempo non conta. Posso impiegare un'ora come un mese. Solo il risultato è ciò che vale veramente». E le vendite come vanno? «Sono uno dei pochi che vende sempre perché realizzo un genere che piace al pubblico. E' il movimento che conta in un'opera. Ogni pezzo ha la sua storia  e il suo movimento. La scultura deve essere dinamica, deve parlare, dire qualcosa. Non basta solo scolpire un pezzo di legno, occorre metterci l'anima, farlo vivere. Ogni personaggio delle mie sculture fa qualcosa e esprime un'emozione. Guardi questa per esempio, si chiama "L'Attesa". Il padre è preoccupato perché attende il figlio che è andato in montagna e la madre lo attende alla finestra. In quest'altra invece: ci sono due mucche legate e una è sdraiata perché ha appena partorito il vitellino ai suoi piedi. Il contadino è emozionato e sta accarezzando la mucca».

Bisogna trasmettere ai giovani queste tradizioni e questi valori. Ciascuno, in base alle proprie inclinazioni seguirà la sua strada, ma se realizzerà qualcosa mettendoci passione e anima sarà sempre una persona felice e soddisfatta.

L.U.

Articoli più letti su Aostaoggi.it

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075