A breve un direttore fisso per la casa circondariale di Brissogne


Nessuno ha risposto al bando e si procederà con la nomina d'autorità. In arrivo anche il nuovo comandante della polizia penitenziaria

carcereAOSTA. La casa circondriale di Brissogne avrà a breve un direttore fisso. Lo ha annunciato la presidente della Regione Nicoletta Spelgatti intervenendo ieri in consiglio regionale su una risoluzione di Impegno Civico poi emendata e approvata con l'ok del governo e il voto unanime dei 34 consiglieri presenti.

«Il carcere non ha un direttore e manca anche il comandante di polizia penitenziaria - ha sottolineato la consigliera Minelli -. Molti direttori in missione si sono avvicendati e questo ha impedito la gestione continuativa della struttura e causato disagi nell'organizzazione della vita in carcere per chi ci lavora, per i detenuti e per gli operatori che si occupano di volontariato e sostegno». Con questa premessa la consigliera di Impegno Civico ha chiesto al governo regionale di attivarsi per sollecitare agli organi competenti la nomina del direttore fisso e del nuovo comandante della polizia.

«Abbiamo già messo in pratica quanto da voi chiesto», ha risposto la presidente Spelgatti nel chiedere il ritiro della risoluzione prima che questa venisse emendata. «Riguardo al comandante - ha reso noto Spelgatti - oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr) c'è stato un incontro, di cui non sappiamo ancora esito, con il direttore generale delle risorse per arrivare al più presto possibile alla sotituzione. Inoltre tutte le necessarie procedure per l'esperimento della figura del direttore sono in atto e nel breve preriodo potremo finalmente mettere fine ai direttori a tempo che da quasi cinque anni si sono occupati ad intermittenza della casa circondariale».

«Una volta stabilizzate queste figure - ha anticipato inoltre Spelgatti - prenderemo contatto con il ministero della giustizia per un'attività di collaborazione di vasto raggio tra la casa circondariale e il territorio e per un nuovo protocollo di intesa».

Andrea Manfrin, della Lega, ha aggiunto che nessuno ha risposto né al bando per il comandante di polizia né a quello per il direttore. «Aosta è considerata zona disagiata e nessuno, purtroppo, vuole venirci a lavorare. Si procederà quindi d'imperio», ha fatto sapere.

 

E.G.

 

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