Il Papa emerito: 'nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna'
«Ogni singolo caso di abuso sessuale è terribile e irreparabile. Alle vittime degli abusi sessuali va la mia profonda compassione e mi rammarico per ogni singolo caso». Lo scrive il Papa emerito Benedetto XVI in una lettera sul rapporto sugli abusi sessuali nell'Arcidiocesi di Monaco e Frisinga e le accuse di aver coperto, quando era arcivescovo in Baviera, casi di abuso.
«Ogni giorno mi domanda se anche oggi io non debba parlare di grandissima colpa», scrive Joseph Ratzinger ricordando di aver avuto «grandi responsabilità nella Chiesa cattolica».
«In tutti i miei incontri - scrive Benedetto XVI -, soprattutto durante i tanti Viaggi apostolici, con le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti, ho guardato negli occhi le conseguenze di una grandissima colpa e ho imparato a capire che noi stessi veniamo trascinati in questa grandissima colpa quando la trascuriamo o quando non l'affrontiamo con la necessaria decisione e responsabilità, come troppo spesso è accaduto e accade».
«Come in quegli incontri - scrive -, ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono».
Benedetto XVI poi aggiunge: nel rapporto sugli abusi nella Chiesa è presente «una svista riguardo alla mia partecipazione alla riunione dell'Ordinariato del 15 gennaio 1980». «Mi ha profondamente colpito che la svista sia stata utilizzata per dubitare della mia veridicità, e addirittura per presentarmi come bugiardo».
«Ben presto mi troverò di fronte al giudice ultimo della mia vita» conclude il Papa emerito dichiarando la sua commozione per le «svariate espressioni di fiducia, le cordiali testimonianze e le commoventi lettere d’incoraggiamento che mi sono giunte da tante persone».
Marco Camilli