Per la casa da gioco di Saint-Vincent ristrutturazione e ricapitalizzazione sono costati 130 milioni
AOSTA. Come il Casinò di Saint-Vincent, anche quello di Venezia è in cerca di un rilancio. E come nella nostra regione, anche nella città lagunare è stato proposto un piano di ristrutturazione. Con qualche piccola differenza.
In Valle d'Aosta il Consiglio regionale ha approvato (a maggioranza) una ricapitalizzazione di 60 milioni di Euro che segue la creazione di un "Resort&Casinò" costato 70 milioni e che si somma al piano di abbattimento delle spese che interviene anche sulle retribuzioni dei lavoratori. A Venezia invece l'idea proposta dal direttore generale Vittorio Ravà è di dare nuova linfa alla casa da gioco con un intervento di appena 8 milioni di Euro: metà della somma sarà coperta da una spending review interna, che toccherà anche le retribuzioni di dirgenti e manager con un taglio più che proporzionale a quello dei lavoratori, il restante sarà tolto dalla quota fissa che la casa da gioco versa ogni anno nelle casse del Comune.
Il piano del Casinò di Venezia è per ora una bozza che interessa entrambe le sedi (la storica Ca' Vendramin Calergi sul Canal Grande e Ca' Noghera) ed è stato vistato dal comitato di controllo delle partecipate guidato dal commissario straordinario Vittorio Zappalorto, dal vice commissario Vito Tatò e dal direttore generale del Comune di Venezia, Marco Agostini.
Marco Camilli