Oltre 8.300 le domande (ma ne erano attese undicimila). Ai beneficiari contributi per il caro-energia fino a 1.500 euro
L'erogazione dei Bonus Social VdA sta subendo alcuni ritardi. L'iter di liquidazione dei contributi introdotti dal governo regionale per aiutare le famiglie alle prese con il caro-energia ha subito dei contrattempi, quindi le somme non saranno disponibili entro la metà del mese di dicembre bensì più tardi.
Il problema è collegato ai calcoli che gli uffici regionali devono compiere per stabilire l'entità della somma a cui ha diritto ognuno degli 8.342 valdostani che hanno inviato la richiesta del contributo regionale. L'importo concesso infatti varia in base a diversi fattori come Isee, numero di componenti del nucleo familiare, eventuale presenza di persone con disabilità, fascia climatica del Comune e, non ultimo, numero totale di richieste presentate.
«Grazie all'algoritmo usato per il calcolo, che prevedeva tra l'altro come parametro il conteggio del numero delle domande, tutti coloro che hanno inviato la propria richiesta riceveranno il contributo», ha affermato Antonino Malacrinò (Fp-Pd) oggi in Consiglio regionale nel presentare la relazione sulle legge di bilancio. In parallelo però «questo sistema di calcolo ha ritardato la procedura di liquidazione, perché si è dovuto attendere il termine del 15 novembre, ultimo giorno utile per la presentazione delle domande», per iniziare a fare i conti.
Quando sarà erogato il Bonus Social VdA? «Si prevede che le somme comunicate siano rese disponibili sui conti correnti degli aventi diritto prima della fine dell'anno», ha spiegato ancora l'esponente di maggioranza.
In base alle stime, con un Isee massimo alzato a 20000 euro l'amministrazione regionale si aspettava intorno alle 11mila domande per il Bonus Social VdA. Ce ne sono state migliaia di meno. Secondo Malacrinò «le motivazioni sono da ricercare nella difficoltà di utilizzo dei mezzi informatici, la mancata conoscenza dell'iniziativa, il poco tempo a disposizione per la richiesta dell'Isee, la paura di perdere agevolazioni come reddito di cittadinanza o l'assegno unico e purtroppo, bisogna dirlo, in tanti sono a disagio nel doversi recare in un ufficio e dire ce che necessitano di un contributo».
In basi ai dati disponibili finora, oltre metà dei richiedenti (il 57%) riceverà contributi tra i 640 e i 1.000 euro e la restante parte somme fino a 1.500 euro.
Elena Giovinazzo