Le forze dell'ordine chiamate dal personale del PS dopo che il paziente se ne era andato
Dal reparto di Psichiatria di Aosta non ci sarebbe stata alcuna fuga. Lo afferma l'ufficio stampa dell'Usl in merito all'articolo pubblicato da Aostaoggi.it nella giornata di venerdì.
Pubblichiamo di seguito la smentita. "In relazione a quanto pubblicato sulla vostra testata occorre precisare che tale evento non è accaduto nella modalità descritta poiché il paziente si è allontanato volontariamente dopo un primo accesso presso il Pronto soccorso dell'ospedale Parini. Allertate le FFOO dal personale del pronto soccorso, il paziente è stato lì ricondotto e successivamente trasferito e ricoverato presso la degenza di Psichiatria. Pertanto è errato che il paziente si sia allontanato dalla struttura sita in via Saint-Martin-de-Corléans".
L'episodio e la sua ricostruzione non erano stati smentiti fino alla pubblicazione dell'articolo nemmeno dal primario del reparto e, anzi, aveva ricevuto conferme da altre persone. Prendendo comunque atto delle affermazioni dell'ufficio stampa dell'Usl, non si può non evidenziare come il problema della sicurezza e della gestione dei pazienti sia, a questo punto, una problematica ancora più diffusa. Il Pronto soccorso dell'ospedale Parini (e così altri reparti, come ben noto) è sotto pressione con personale che cerca di gestirsi al meglio delle proprie possibilità facendo fronte a mille problemi e incombenze, anche quelle che normalmente spetterebbero ad un pronto soccorso psichiatrico (dove gli psichiatri sono presenti in loco e non devono prendere l'auto e arrivare da una sede situata dall'altra parte della città per visitare un paziente). Ma non è sempre possibile fare miracoli. Non avere gli strumenti per gestire nel modo corretto un paziente che aveva evidentemente delle necessità particolari (è stato lo stesso personale ad avvertire le forze dell'ordine del suo allontanamento) è l'ennesima conferma che la sanità pubblica valdostana è in enorme affanno.
Marco Camilli