Tre nuovi tandem per sostenere il progetto Le Bici della Libertà

Per dare la possibilità a disabili e ipovedenti di fare un giro in bici e godersi in un modo nuovo la natura e le attività all'aria aperta

 

Tandem

"Niente è paragonabile al semplice piacere di un giro in bicicletta". Lo affermava John F. Kennedy, un amante delle "pedalate" all'aria aperta. Andare in bicicletta è un'attività salutare, che fa bene al corpo e alla mente. Tuttavia la bicicletta non è alla portata di tutti, anche se non sembrerebbe. Le persone che convivono con alcune disabilità non hanno la possibilità di godersi questo "semplice piacere". Fidas e Fiab stanno provando a cambiare questa situazione con il progetto "Le Bici della Libertà" per dare la possibilità di farsi un giro in bicicletta alle persone con disabilità fisiche o psichiche, a ipovedenti e anziani. Come? Utilizzando i tandem.

Il progetto è sostenuto da una raccolta fondi partita lo scorso dicembre, quando il maestro e atleta di mountain bike e bike trial Alessandro Delfino ha intrapreso un viaggio di circa mille chilometri da Aosta a Trieste. Grazie ai circa 5.000 euro raccolti è stata acquistata di una "fat bike" a pedalata assistita e sono stati rimessi a nuovo altri due tandem donati per supportare l'iniziativa.

«Il nostro obiettivo è quello di permettere alle persone ipovedenti o con problemi psicofisici di poter andare in bici, dando quindi la possibilità a tutti di assaporare la bellezza dell'aria aperta e della natura», dice Alessandro Delfino. L'acquisizione dei tre nuovi tandem comunque non segna la conclusione del progetto. «Eravamo partiti con l'idea di prendere un solo tandem - prosegue Delfino -, ma alla fine siamo riusciti ad averne tre perciò adesso avremo bisogno di piloti che ci aiutino».

La Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta collabora al progetto "Le Bici della Libertà". Il segretario Patrik Vesan spiega: «Siamo convinti che questa iniziativa possa essere un punto di partenza per costruire una rete con altre realtà che hanno sviluppato progetti simili, come l'ISILTeP di Verrès, la Fondazione Sapegno, il Comune di Morgex e l'Isit Manzetti di Aosta, con le quali il nostro auspicio è di poter stringere accordi di partenariato per progettare assieme anche azioni congiunte».

Alessandro Delfino

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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