Autostrade, respinto un ricorso di Rav sugli aumenti delle tariffe

Giudicato infondato un ricorso della società concessionaria contro il diniego del ministero all'aumento delle tariffe per il 2023

Tar di Aosta

Il Tar della Valle d'Aosta ha respinto, dichiarandolo infondato, un ricorso della società Rav, concessionaria dell'autostrada Aosta - Monte Bianco, contro la decisione del Ministero dei Trasporti di non autorizzare l'adeguamento delle tariffe autostradali per il 2023 applicando un aumento di oltre il 21,5%.

Il Ministero aveva stabilito la "assenza dei presupposti per il riconoscimento dell'adeguamento tariffario, a decorrere dal 1° gennaio 2023", ma Rav si è opposta richiamando il complesso iter che conduce a poter effettuare l'aggiornamento dei costi del pedaggio e contestando l'illegittimità costituzionale di una parte della normativa, che lega la revisione tariffaria all'avvenuto aggiornamento del Piano economico finanziario delle società concessionarie autostradali. I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso.

"Nel presente giudizio - scrive il Tribunale nella sentenza pubblicata oggi - si discute dell’applicabilità dell'intero meccanismo alla revisione tariffaria prevista per l’anno 2023, cioè oltre quattro anni dopo la prima introduzione del nuovo sistema di revisione tariffaria". In particolare RAV lamentava "una sproporzionata e significativa lesione delle proprie prerogative economiche in un ambito contrattuale". Da parte della società che gestisce il tratto di A5, scrivono però i giudici amministrativi, "manca in atti una prospettazione che possa consentire di ritenere integrata, rispetto al caso specifico e dunque agli aggiornamenti tariffari spettanti alla ricorrente per l’anno 2023, una ingiustificata concreta compressione delle pretese della società non potendosi un sistema predicare né sproporzionato né ingiustificato a priori ed in astratto". 

Ancora, la sentenza evidenzia che "fisiologicamente i procedimenti di aggiornamento tariffario si concludono a periodo tariffario in corso, autorizzando incrementi che tengono conto in media dell’intero periodo e tanto non ha mai impedito ai concessionari di recuperare i costi di investimento e gli oneri sostenuti".

 


Clara Rossi

 

Articoli più letti su Aostaoggi.it

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075