Nel 2025 al pronto soccorso 104 accessi per violenza: quasi tutti i casi contro donne o minori

L'Azienda Usl anche quest'anno aderisce alla Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
Il titolo della campagna di sensibilizzazione di quest'anno è "È ora di re-agire. La libertà inizia dalla tua voce". Con questo concetto in mente, l'Usl ha realizzato un'iniziativa simbolica e informativa curato dalla dottoressa Antonia Billeci, dall'infermiera Katia Vallet e dalla coordinatrice delle ostetriche Stefania Fazari: la distribuzione gratuita di “pillole di consapevolezza”, una confezione che riporta la definizione della Dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne. Sulla confezione sono riportate elementi utili a riconoscere situazioni di rischio e informazioni dedicate a chi subisce violenza, oltre ad un collegamento alla Help Line nazionale violenza e stalking (1522), numero gratuito e attivo 24 h su 24 in grado di accogliere le richieste di aiuto e dare sostegno alle donne vittime.
La campagna, spiega l'azienda sanitaria, vuole sensibilizzare la popolazione su aspetti fondamentali quali il rafforzamento della consapevolezza nelle donne rispetto a possibili situazioni di violenza, la crescita dell’autostima e dell’indipendenza femminile e la diffusione della cultura del rispetto all’interno della comunità.
La violenza di genere in Valle d'Aosta
Nel corso dell'anno, fino al 20 novembre scorso, al pronto soccorso dell'ospedale Parini sono stati registrati 104 accessi riconducibili a episodi di violenza domestica e di genere. Il 90% delle persone che si sono rivolte al servizio sono donne e, nel caso di pazienti maschi, si tratta per lo più di minori. L’età delle vittime varia dai 6 agli 81 anni, con una maggiore concentrazione nella fascia tra i 30 e i 50 anni (circa il 60% degli accessi). La nazionalità più frequente è quella italiana.
Le forme di violenza denunciate risultano spesso concomitanti. La più frequente è la violenza fisica, accompagnata da violenza verbale, minacce e intimidazioni. Sono stati registrati inoltre 10 casi di violenza sessuale, di cui due ai danni di minorenni, episodi di violenza psicologica, violenza assistita e maltrattamenti su minori, oltre a sette tentativi di strangolamento. Alcune aggressioni sono avvenute in ambito professionale, con autori appartenenti al contesto lavorativo.
L’abitazione rappresenta il luogo più ricorrente in cui si verificano gli episodi di violenza. Seguono, con frequenza molto minore, la strada, alcuni luoghi pubblici, il luogo di lavoro. Gli autori sono principalmente partner, ex-partner o mariti, che costituiscono il 50% dei casi. Si registrano inoltre aggressioni compiute da padri, altri familiari, persone sconosciute e colleghi o datori di lavoro.
Marco Camilli



