Quattrodici anni fa il Consiglio Valle approvava un bilancio che era quasi il doppio rispetto alle previsioni per il 2016
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AOSTA. Ieri il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato il bilancio di previsione. Cercando nei nostri archivi telematici abbiamo ritrovato il telegiornale realizzato dalla nostra redazione del 6 dicembre 2001, ben 14 anni fa, subito dopo l'approvazione del bilancio di previsione dell'epoca. Era ancora un'era pioneristica per l'informazione on line e noi eravamo presenti in rete per diffondere, quasi in diretta, le notizie della Valle d'Aosta.
Un primo assaggio dell'importanza che avrebbe ricoperto internet per l'informazione arrivò nel 2000 con la tragica alluvione di ottobre, ma i nostri primi prodotti video risalgono a fine 1999 mentre il quotidiano Aostaoggi.it è nato ufficialmente "solo" 10 anni fa. Siamo l'unica realtà di informazione in Valle d'Aosta che può vantare questo primato. Da allora sono trascorsi 16 anni e nella nostra redazione sono passate persone ed idee che hanno consentito la nascita di altri prodotti web di informazione che, con alterne fortune, hanno trovato un loro spazio in questo mondo virtuale.
Rivedere il nostro telegiornale del 6 dicembre 2001, letto da Isabella Sala, è uno spunto interessante per riflettere su come è cambiata (o non è cambiata) la Valle d'Aosta negli anni. La prima notizia riguarda proprio il bilancio di previsione 2002 che chiudeva a 2.027.276.000 euro: dopo 14 anni il consiglio regionale ha approvato quello di previsione per il 2016 che pareggia a 1,358 miliardi di euro, quasi la metà. L'ultima news del tg riguardava invece il nostro sito della Fiera di Sant’Orso, fieradisantorso.it, con una intervista all'allora assessore alle attività produttive Ferraris. Anche quest'anno il portale della Foire sta raccontando agli appassionati di questa millenaria manifestazione come prepararsi a vivere la magia ad Aosta del 30 31 gennaio 2016.
Sono stati questi anni di crescita, anni di successi, ma anche di lotte e di fatica. Dopo 16 anni possiamo dire di essere cresciuti nel raccontare la vita della Valle d'Aosta grazie ai voi amici lettori.
Marco Camilli