A Verona Celi, a capo della Vival, sarà proclamato Benemerito della vitivinicoltura italiana
AOSTA. Stefano Celi, presidente della Vival - Associazione Viticoltori Valdostani, riceverà la Medaglia di Cangrande e sarà proclamato Benemerito della vitivinicoltura italiana. La cerimonia avverrà il prossimo 10 aprile in occasione dell'inaugurazione del 50° Vinitaly, Salone internazionale dei vini e dei distillati.
Il riconoscimento, istituito nel 1973, premia ogni anno, per ogni regione d'Italia, una persona che si sia distinta per aver saputo promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola del proprio territorio. La Vival, che raggruppa le sei cooperative vitivinicole valdostane, lo Iar e 25 produttori privati, è nata nel 2013 con lo scopo di promuovere e sostenere la viticoltura e le sue produzioni.
In qualità di suo presidente, Celi è stato ritenuto meritevole dell’onorificenza per l’importanza dell’attività svolta in questi anni dall’Associazione a tutela e promozione, in primis, del settore vitivinicolo valdostano e, più in generale, della viticoltura di montagna, in particolare con l'organizzazione, nel 2015, della prima edizione di Vins Extrêmes – Il meglio dei vini d’alta quota. La manifestazione, a carattere biennale, nella sua prima edizione ha saputo attrarre oltre 60 produttori dell’arco alpino e di altre realtà territoriali eroiche e ha saputo valorizzare le produzioni di qualità in contesti particolarmente difficili.
In programma fino al 13 aprile, il Vinitaly è ormai un appuntamento di punta per il settore vitivinicolo. La Vival sarà presente anche quest'anno con 17 produttori e altre 3 aziende parteciperanno con i loro vini proposti dai sommerliers dell'Ais Valle d'Aosta. «Vinitaly è da sempre una vetrina molto importante per il nostro settore» dichiara Stefano Celi. «E' un’occasione unica, in pochi giorni di fiera è possibile raccontare le nostre eccellenze ad un pubblico interessato ed interessante, incontrare clienti, esportatori, esperti del settore di tutto il mondo».
redazione