Le associazioni dei consumatori dicono che è possibile non pagare, ma la situazione non è così chiara
AOSTA. Se il parchimetro non è attrezzato per i pagamenti elettronici, l'automobilista può sostare gratis senza temere multe. L'Adoc, Associazione Difesa dei Consumatori, lo ha sottolineato in una nota che fa riferimento agli obblighi introdotti dalla Legge di Stabilità. Ma è davvero così?
In Italia le leggi sono sempre soggette ad interpretazione e sono ricche di richiami ad altre leggi, disposizioni e decreti del passato soggetti a continue modifiche. Spesso le stesse leggi hanno anche richiami a decreti attuativi che in certi casi non vengono mai approvati. Il risultato è che non tutto è come sembra e tra le pieghe dei provvedimenti qualche scappatoia la si trova sempre. Questo vale anche per il caso della sosta negli stalli blu con parchimetri senza pos.
Un po' tutte le associazioni dei consumatori si sono espresse come l'Adoc. Sul caso però è intervenuta anche l'Anci, l'Associazione dei comuni italiani, secondo la quale il fatto che il parchimetro non sia abilitato per bancomat e carta di credito non esime dal pagamento della sosta perché è comunque sempre possibile pagare coi contanti. Se si sosta senza pagare e si viene multati, l'automobilista che vuole contestare la sanzione rischia di dover essere in grado di dimostrare che in quel momento non aveva monete.
In una delle pieghe delle leggi di cui si parlava prima inoltre è scritto - come riferito da Quattroruote - che l'obbligo di accettare pagamenti elettronici "non trova applicazione nei casi di oggettiva impossibilità tecnica". Quale tipo di "impossibilità tecnica" non è specificato, quindi a livello teorico tutte le possibilità sono aperte e in caso di contenziosi tutto dipenderà dall'interpretazione del giudice.
La conclusione del discorso è una sola: se l'automobilista non paga la sosta, lo fa a suo "rischio e pericolo".
C.R.