Migranti, l'Italia valuta il blocco dei porti per le navi straniere

 

Minniti: l'Europa faccia sul serio con noi

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ROMA. E' sempre più emergenza migranti. I numeri parlano chiaro: 12 mila persone arrivate in poco più di 48 ore, da 22 navi. E la pazienza dell'Italia ha raggiunto un limite. A farlo sapere ai colleghi europei è stato Maurizio Massari, ambasciatore dell'Italia presso la Ue. Che al commissario europeo degli Affari interni Dimitri Avramopoulos ha detto con fermezza: «L'Italia potrebbe essere costretta a bloccare i porti alle navi di Ong per ragioni di sicurezza nazionale».

Il ministro dell'Interno Marco Minniti di fronte alla nuova ondata di sbarchi ha sospeso il suo viaggio negli Stati Uniti. Lo stesso Avramopoulos ha riconosciuto che l'Italia subisce «una pressione enorme» e non va lasciata sola. Mentre dall'ultimo rapporto sulle prospettive migratorie internazionali dell'Ocse emerge che solo il 29% dei migranti sbarcati in Italia è passato dagli hotspot dell'Unione europea.

Sull'emergenza fanno arrivare messaggi chiari anche il premier e il capo dello Stato. «Alcuni Paesi devono smettere di girare la faccia dall'altra parte su questo problema», ha detto Paolo Gentiloni. «Se il fenomeno dei flussi continuasse con questi numeri — ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella — la situazione diventerebbe ingestibile anche per un Paese grande e aperto come il nostro». Secondo Mattarella «il fenomeno migratorio va governato assicurando contemporaneamente la sicurezza dei cittadini».

«Ho sempre detto e ripetuto - osserva Minniti - che non si può separare l'imperativo morale della salvezza in mare di vite umane dall'obbligo di provvedere alla loro accoglienza. Farlo significherebbe piegarsi a un'ipocrisia che non mi appartiene. Noi, arrivati a questo punto, ci troviamo a fronteggiare una pressione fortissima. Che sosteniamo da soli». E ancora: «Da tempo ripeto che la questione dei migranti è una questione europea. E non è un modo di dire. Oggi abbiamo deciso per un atto formale che non faccia più percepire questa affermazione come una semplice petizione di principio o, peggio, un ululato alla luna. Abbiamo dimostrato in questi mesi di essere persone serie sul problema dei migranti e dunque ora chiediamo che l'Europa faccia sul serio con noi».

 

Clara Rossi

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