Aperta la mostra interattiva "Aosta: trasformazioni urbane di una città in divenire" realizzata con il Policlinico di Torino
All'Hôtel des Etats di Aosta è aperta la mostra "Aosta: trasformazioni urbane di una città in divenire", una installazione interattiva realizzata con il Politecnico di Torino.
L'esposizione
La mostra, aperta fino al 20 settembre, è il frutto del lavoro di un gruppo di ricerca del Dipartimento di Architettura del Politecnico di Torino che ha condotto una ricerca progettuale sul capoluogo.
Il percorso espositivo è incentrato su un plastico interattivo della città. L’area della piana di Aosta è rappresentata su nove piastre metalliche, ognuna sagomata e corrispondente ad altrettante zone della città: centro storico e asse di via Torino - via Festaz; quartiere Cogne e asse di corso Battaglione Aosta; asse di corso XXVI Febbraio - viale Federico Chabod; Ponte Romano e corso Ivrea; quartiere Dora e regione Borgnalle; Porta Sud; asse di Corso Lancieri d’Aosta; polmone verde e sportivo; quartiere di Saint-Martin-de-Corléans – viale Europa.
Toccando le diverse zone i visitatori potranno osservare contenuti multimediali proiettati su maxischermi e accompagnati da narrazioni che raccontano i quartieri da tre diversi punti di vista: prima un’interpretazione critica dello stato attuale dei luoghi, poi la spiegazione delle le trasformazioni urbane e architettoniche avvenute negli ultimi anni.
Riflessioni sul futuro
Il terzo punto di vista offerto dalle mappe restituisce alcune riflessioni elaborate dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Architettura, con l’obiettivo di offrire spunti progettuali utili all'amministrazione cittadina per orientare le future trasformazioni di Aosta. Tali suggestioni potranno essere sviluppate in progetti concreti e realizzabili per estendere paesaggi urbani di qualità oltre il centro storico e per promuovere una città più resiliente e sostenibile.
Nel loro insieme, le riflessioni meta-progettuali offrono un ventaglio di strategie per ripensare la città, proiettandola all’interno di un sistema di relazioni locali, regionali, nazionali e transfrontaliere.
Trasformare per cambiare
Luca Caneparo, professore del Dipartimento di Architettura e Design del Policlinico di Torino, sottolinea: «A partire dagli esiti della rigenerazione urbana e ambientale ad Aosta, finanziata tramite il PNRR ed altri investimenti, due Laboratori di ricerca al Politecnico, hanno elaborato una prefigurazione di possibile sviluppo della Città. Il lavoro di prefigurazione di un futuro per Aosta è fortemente orientato al possibile, al direttamente realizzabile».
«Nel loro insieme le trasformazioni propongono un cambiamento profondo - prosegue Caneparo -. Gli esiti, elaborati dal Politecnico, sono stati orientati da cinque temi e linee di intervento: policentrismo, qualità dello spazio pubblico, spazi di socialità, condizioni climatiche e paesaggio alpino. Sono trasformazioni, non generate da richieste individuali, piuttosto hanno come fine la creazione di opportunità per interventi economicamente realizzabili, sviluppate secondo esempi di trasformazione fisica».
La città del domani
«Le prospettive di sviluppo e trasformazione del tessuto urbano e del territorio che lo contiene - dichiara l’assessore alla Pianificazione territoriale, Loris Sartore - necessitano di tempi di analisi e di elaborazione che si collocano nel medio periodo, in quanto non possono prescindere dalle evoluzioni e dalle trasformazioni che li interessano. Da questo punto di vista, il progetto espositivo giunge a fine consiliatura poiché è il frutto di un lavoro che oggi viene restituito in un quadro che unisce quanto sta avvenendo oggi con le visioni prospettiche di come sarà la città di domani».
redazione