Peggiora il quadro sulla produzione e l'export soprattutto nel settore alimentare
AOSTA. Gli imprenditori valdostani si mostrano più pessimisti circa l'imminente uscita dalla crisi. A rilevarlo è Confindustria Valle d'Aosta nell'indagine previsionale sul quarto trimestre dell'anno.
«Dopo un terzo trimestre che aveva fatto registrare indicatori in miglioramento, l'ultimo trimestre 2014 segna una battuta d'arresto raffreddando i segnali di ripresa emersi prima dell'estate» conferma Monica Pirovano, presidente di Confindustria VdA, analizzando i dati dell'indagine. «Questi risultati sono peraltro totalmente in linea a quelli emersi a livello nazionale, dove il miglioramento dei dati qualitativi, osservato a partire dal luglio 2013, che faceva sperare in una possibilità di aumento della spesa, ha subito in luglio e ad agosto di quest'anno una brusca correzione. A preoccupare maggiormente - spiega - è il dato relativo alla produzione che risente molto dell'andamento della domanda interna».
Le aspettative legate alla produzione totale e alle esportazioni registrano un brusco calo e peggiora la situazione del carnet degli ordini, con un conseguente calo del parametro relativo al grado medio di utilizzo degli impianti, più evidente nel settore dei servizi. Gli imprenditori valdostani vedono anche meno roseo rispetto a tre mesi fa lo scenario sull'acquisizione di nuovi ordini e sull'export, soprattutto nel settore alimentare.La generale tendenza negativa si riflette su investimenti (la metà delle imprese intervistate non ha in programma alcun investimento), occupazione e ricorso alla Cig.
«A questo punto - riprende Pirovano - è vitale far tornare le imprese e le famiglie ad avere fiducia nel futuro attraverso politiche monetarie adeguate e riforme strutturali; la ripresa è, infatti, ancora molto fragile nella nostra Regione ed esposta ai condizionamenti del difficile contesto economico globale».
Marco Camilli