Ristori Covid, ripristinata l'impignorabilità dopo gli articoli su Aostaoggi.it. Istruzioni per l'uso

Via libera al pagamento dei contributi a fondo perduto per l'emergenza Covid anche alle attività che hanno inadempienze

 

Orlando Navarra

Contributi a fondo perduto: arriva il via libera al pagamento per i danni derivati dalla pandemia anche in caso di inadempienze su cartelle esattoriali o contenziosi in corso.

Aostaoggi.it se ne era occupata per prima in relazione ai casi che si sono verificati in Valle d'Aosta lo scorso 27 ottobre () e 18 novembre (). Il caso era sorto a seguito dei pignoramenti effettuati dal fisco direttamente sugli indennizzi stabiliti dalla Regione Valle d'Aosta a favore delle attività danneggiate dalle chiusure imposte a causa del Covid-19. Così la strada delle buone intenzioni, individuata dalla politica, aveva portato direttamente le Partite Iva verso l'inferno dei pignoramenti. Infatti, anziché arrivare agli aventi diritto, i contributi avevano finito per finanziare, con soldi pubblici, direttamente il fisco. Tale effetto perverso sicuramente non era stato né previsto né voluto dalla politica.

Decreto Fisco: una buona notizia

Gli articoli, per merito di Aostaoggi.it, l'unica testata attenta a denunciare l'accaduto, sono approdati sui tavoli giusti e sono stati letti attentamente. Infatti il 9 dicembre il governo Draghi ha approvato una "norma di interpretazione autentica" sugli indennizzi da Covid dicendo in pratica che "vanno pagati e non pignorati". Il testo del Decreto legge chiarisce che l'erogazione degli aiuti Covid non è vincolata dalle disposizioni previste dall'art. 48-bis del DPR 29/09/1973, n. 602 ovvero dalla norma che il fisco ha usato per pignorare direttamente in Regione Valle d'Aosta (dove il caso è stato aperto) le somme spettanti ai danneggiati.

La buona notizia dunque è che il pagamento degli aiuti Covid (i Contributi a fondo perduto) non è messo in discussione dalla presenza di eventuali inadempienze legate a cartelle esattoriali o da contenziosi in corso. Non si è più nemmeno vittime di cartelle non ancora notificate ma nella "pancia" del fisco che però erano di fatto già ostative al pagamento (si parla da tempo di 50 milioni di cartelle pronte ad essere notificate).  I debiti fiscali (che sono persino aumentati durante la pandemia a causa delle chiusure, è bene ricordarlo) non ostacolano più, dunque, la fruizione dei sostegni messi in campo per far fronte all’emergenza causata dal coronavirus.

Ogni possibile dubbio sul tema viene quindi spazzato via dall'approvazione di una norma di interpretazione autentica inserita nel Decreto Fisco relativo alle misure urgenti finanziarie e fiscali che il Consiglio dei Ministri ha adottato il 9 dicembre 2021.

Centinaia di imprese valdostane danneggiate dai pignoramenti

Dopo tale norma, come la mettiamo, ora, per i danni inflitti a centinaia di attività ed imprese valdostane che si sono viste pignorare direttamente dal fisco gli indennizzi giacenti presso la Regione Valle d'Aosta? Il caso interessa infatti un migliaio di attività medio-grandi perché coloro che dovevano ricevere somme inferiori a 5.000 euro, cioè soprattutto piccole attività, non hanno avuto problemi.

Ora sarà importante aprire un tavolo per gli indennizzi per i danni subiti. In ogni caso, l'art. 59 del DPR 29/09/1973, n. 602 prevede l'azione giudiziaria diretta nei confronti dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione ed è quello che si dovrà fare per i numerosi danneggiati citando in giudizio, volendo, anche la Regione. Del resto molti hanno avuto gli indennizzi pignorati mentre per altri l'iter procedurale è stato bloccato. Quest'ultimi sono i più fortunati.

La Regione ora potrebbe stabilire un capitolo di bilancio ad hoc per erogare i contributi alle imprese che non hanno ricevuto i ristori perché inadempienti. Sarà poi la stessa Regione a farsi rimborsare dal fisco quanto pignorato, anziché sottostare ai tempi lunghi della burocrazia e aspettare che sia prima il fisco a rimandare indietro le somme e, solo in seguito, erogare queste ultime agli aventi diritto.

Politica ostaggio della burocrazia

A mio giudizio è configurabile un danno (decadenza da rottamazioni e pace fiscale, mancato pagamento di bollette di energia e gas con conseguente distacco, mancanza di liquidità con effetti a catena con banche e fornitori ecc…). Di tale danno sono direttamente responsabili, in concorso tra loro, l'Agente della riscossione ed i funzionari della Regione. C'è meno responsabilità politica, però, di quanto comunemente si creda e maggiore responsabilità contabile amministrativa della struttura burocratica.

La politica italiana è spesso ostaggio della burocrazia, che in alcuni casi fa il bello ed il cattivo tempo, e la Regione Valle d'Aosta non sfugge a tale regola. I politici e l'assessore competente erano probabilmente ignari di quello che accadeva per il filtro e le veline indotte dalla valutazione dei funzionari su argomenti prettamente di natura tecnica. I funzionari scelgono quasi sempre la linea più facile per loro e non quella giusta per i cittadini che, in ultima analisi, sono i datori di lavoro. Serve quindi una stagione di riforme sul rapporto corretto tra politica ed apparato burocratico e ciò che è accaduto in Valle d'Aosta può essere l'inizio e parte del tassello riformatore. 

Resta intatta l'amarezza dovuta all'applicazione acritica da parte dei funzionari regionali pro fisco della norma di cui all'art. 48 bis che prevede il pignoramento diretto quando sin dall'inizio la soluzione corretta era quella prospettata negli articoli di Aostaoggi.it ovvero dei contributi quali diritti quesiti e perciò intoccabili. Si sa che la legge si interpreta per gli amici e si applica ai nemici. La politica ha fatto il suo stabilendo con legge regionale gli indennizzi e reperendo i fondi nelle pieghe del bilancio. La burocrazia non ha fatto invece il suo dovere sino in fondo. In questo caso le strutture burocratiche hanno individuato il nemico negli stessi cittadini che avevano per legge diritto agli indennizzi e consentendo i pignoramenti su somme che avevano lo scopo bene preciso di riparare ai danni economici causati dall'emergenza. Sono imperdonabili. Una pessima pagina di ordinaria amministrazione valdostana.



Avv. Orlando Navarra

 

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