In conferenza stampa irruzione di un'attivista: "Stop dittatura Bce"
Il Quantitative easing procede bene, i dati mostrano tendenze positive e gli acquisti di titoli pubblici da parte della Bce “proseguiranno fino a settembre 2016 e in ogni caso fino a che l'inflazione non sarà risalita in linea con la stabilità dei prezzi”. Il presidente della Bce Mario Draghi mostra ottimismo per come sta procedendo l’economia europea che sta rialzando la testa dopo anni di crisi. Nonostante lo spiacevole inizio di conferenza stampa – interrotta da una manifestante che ha buttato coriandoli su Draghi, chiedendo di “fermare la dittatura della Bce” – il numero dell’eurotower ha confermato che l'attuazione del Quantitative Easing “procede regolarmente in linea con i volumi” previsti e “con le previsioni di 60 miliardi al mese. E ci sono evidenti prove” di benefici per i fondamentali dell’eurozona. Il QE, ha poi aggiunto il presidente della Bce, “è partito da un mese e non capisco come si speculi sopra e si parli di quando finirà”, ha poi risposto sorpreso a una domanda dei giornalisti, aggiungendo che “non ci sono segnali di 'bolle' su mercati e asset” che possono far paura né rischi che il QE “possa togliere stimolo alle riforme”. Il target principale, ha ribadito, “è stabilizzare la ripresa in modo che diventi strutturale. Abbiamo aspettato molto per decidere se attuare il Qe perché avevamo paura degli squilibri” che si potevano creare. “Ma quando abbiamo preso la decisione abbiamo discusso su tutti i possibili dubbi e ora abbiamo visto come la fiducia di imprese e consumatori stia tornando a crescere e questo è un aspetto ottimale”.
Secondo Draghi, l’obiettivo che si sta proponendo la Bce è solo quello di attuare “appieno” tutte le misure decise visti anche i miglioramenti per l’economia europea: gli indicatori ha ammesso, “dimostrano un rafforzamento” della ripresa e anche sull’inflazione (all’1,28% nel 2014 e all’1,87% ora, ha sottolineato) “c’è un aggiustamento sostenuto” che denota un ritorno “verso il 2%” con i prezzi al consumo che si riprenderanno “nel 2015 e continueranno nel 2016”. Lieve rallentamento, invece, per i prestiti che mostrano “una dinamica cauta” nonostante i miglioramenti con “l’incremento di un punto in febbraio”. Le misure adottate dalla Bce dovrebbero, comunque, “fornire sostegno a un ulteriore miglioramento” del credito a famiglie e imprese. Nessun problema per i paesi che hanno tassi negativi. Draghi ha garantito che la Bce continuerà ad acquistare titoli di stato anche in quel caso, mentre per quanto riguarda il capito Grecia, il numero uno del’eurotower ha sottolineato come le risposte “siano nelle mani del governo greco”: “Noi – ha aggiunto – continueremo con le misure straordinarie che danno liquidità alle banche greche fino a che esse saranno solventi. Finora sono stati erogati 160 miliardi di euro”. Ma, ha chiosato, “non voglio nemmeno contemplare l’uscita della Grecia dall’euro”. Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della Bce ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,05%, allo 0,30% e al -0,20%.
Marco Camilli