Spesa a 227.067 milioni. I pensionati sono 16,3 milioni, circa 134 mila in meno rispetto al 2013
Nel 2014 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche, pari a 277.067 milioni di euro, è aumentata dell'1,6 per cento rispetto all'anno precedente e la sua incidenza sul Pil è cresciuta di 0,2 punti percentuali, dal 16,97 per cento del 2013 al 17,17 per cento del 2014. Lo comunica l'Inps.
Le pensioni di vecchiaia assorbono oltre i due terzi (70,0 per cento) della spesa pensionistica totale; seguono quelle ai superstiti (14,9 per cento) e le pensioni assistenziali (8,0 per cento); più contenuto il peso delle pensioni di invalidità (5,6 per cento) e delle indennitarie (1,6 per cento). L'importo medio annuo delle pensioni è di 11.943 euro, 245 euro in più rispetto al 2013 (+2,1 per cento).
I pensionati, evidenzia ancora l'Istituto nazionale di statistica, sono 16,3 milioni, circa 134 mila in meno rispetto al 2013; in media ognuno percepisce 17.040 euro all'anno (403 euro in più rispetto al 2013) tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione. Le donne rappresentano il 52,9 per cento dei pensionati e percepiscono in media 14.283 euro (contro 20.135 euro degli uomini); la metà delle donne (49,2 per cento) riceve meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo (30,3 per cento) degli uomini. Il 47,7 per cento delle pensioni è erogato al Nord, il 20,4 per cento nelle regioni del Centro e il restante 31,9 per cento nel Mezzogiorno. I nuovi pensionati (le persone che hanno iniziato a percepire una pensione nel 2014) sono 541.982 mentre ammontano a 675.860 le persone che nel 2014 hanno smesso di esserne percettori (i cessati). Il reddito medio dei nuovi pensionati (13.965 euro) è inferiore a quello dei cessati (15.356) e a quello dei pensionati sopravviventi (17.146), cioè coloro che anche nel 2013 percepivano almeno una pensione.
Quasi un quarto (23,3 per cento) dei pensionati ha meno di 65 anni, la metà (51,9 per cento) un'età compresa tra 65 e 79 anni e il restante quarto (24,9 per cento) ha 80 anni e più. Il 40,3 per cento dei pensionati percepisce un reddito da pensione inferiore a 1 mila euro al mese, un ulteriore 39,1 per cento tra 1 mila e 2 mila euro; il 14,4 per cento riceve tra 2000 e 3000 euro mentre la quota di chi supera i 3 mila euro mensili è pari al 6,1 per cento (4,7 per cento tra 3 mila e 5 mila euro; 1,4 per cento oltre 5 mila euro). Due terzi dei pensionati (66,7 per cento) sono titolari di una sola pensione, un quarto (25,4 per cento) ne percepisce due mentre il 7,8 per cento è titolare di almeno tre pensioni.
Clara Rossi