L'indagine di Confindustria per il nuovo anno svela un miglioramento di diversi indicatori
AOSTA. Nonostante la difficile situazione economica, gli imprenditori valdostani guardano al nuovo anno con un pizzico di ottimismo. Il merito è dei segnali che arrivano dal fronte della produzione, degli ordini in generale e dall'export, che tuttavia non cancellano la molta cautela. E' la Confindustria a fotografare la situazione delle aziende valdostane nella periodica indagine che sonda il sentiment per il primo trimestre 2016.
«I dati che abbiamo raccolto dalle nostre imprese associate a fine anno - riassume il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Paolo Giachino - ci dicono che gli imprenditori valdostani hanno una visione cautamente ottimistica. Anche per l'economia valdostana sembrano aprirsi delle importanti opportunità che bisognerà saper cogliere e consolidare affinché questi segnali di miglioramento si trasformino in stabili e positivi dati congiunturali che testimonino l'uscita dalla crisi».
Nell'indagine emerge un miglioramento del carnet degli ordini ed un progresso del dato relativo al grado medio di utilizzo degli impianti che sale al 72,11% rispetto al 65,83% di tre mesi fa. Un altro indicatore positivo riguarda l'andamento degli incassi: meno della metà degli imprenditori intervistati dichiara di ricevere in ritardo i pagamenti rispetto ai tempi pattuiti mentre il 54% li riceve nei tempi pattuiti. L'attesa media si attesta sui 68 giorni, in miglioramento, e scende a 57 giorni per le pubbliche amministrazioni.
"Anche per quanto riguarda le previsioni la crescita, l'economia locale sembra ritrovare un certo slancio", spiega ancora Confindustria. Dopo la battuta d'arresto dello scorso trimestre, le aspettative relative alla produzione, pur rimanendo in terreno negativo tornano a migliorare: si passa da un -11,54% dello scorso trimestre ad un -8,33% dell'attuale. A far registrare la dinamica più positiva è il settore manifatturiero.
Recuperano terreno anche le aspettative in merito all'andamento occupazionale che torna ad attestarsi su valori positivi (6,67%). Anche in questo caso il maggiore ottimismo si registra nel settore manifatturiero, anche se si tratta per lo più di ingressi per sostituzioni di personale in uscita. Rimane inoltre sostanzialmente alta la quota di imprenditori che dichiara che non farà ricorso alla cassa integrazione nel prossimo futuro (77%). Anche i dati congiunturali dell'Inps sulle ore autorizzate confermano questa tendenza: le ore autorizzate nel mese di novembre tornano a livelli pre-crisi e, per quanto concerne la cassa integrazione ordinaria, il dato evidenzia un numero di ore autorizzate inferiore alla metà delle ore autorizzate lo scorso anno. Anche la cassa integrazione in deroga subisce una notevole diminuzione.
Elena Giovinazzo