Il governo regionale replica alla relazione della Sezione di controllo della Corte dei Conti della Valle d'Aosta sull'uso dei fondi statali
AOSTA. Le somme presenti nel bilancio regionale per effetto degli accordi con lo Stato sulla compartecipazione alla spesa pubblica «non è interamente a disposizione della Regione, ma costituisce un acconto sulle minori entrate che la Regione subirà nel corso del triennio 2020-2022 e quindi devono essere imputate negli esercizi nei quali le minori entrate si verificano». Lo afferma il governo regionale a proposito della relazione della Sezione di controllo della Corte dei Conti della Valle d'Aosta che evidenzia il ritardo nell'utilizzo di 84 milioni di euro.
In una nota la presidenza della Regione e dell'assessorato regionale al bilancio spiegano che queste risorse che compensano le minori entrate «devono essere imputate negli esercizi nei quali le minori entrate presumibilmente si verificano e diversamente sarebbero state oggetto di restituzione allo Stato o di reimputazione all'esercizio successivo, come risulta dai verbali dei tavoli tecnici tra le Regioni e le PA e lo Stato».
La somma dunque è contabilizzata nel modo corretto, assicura la Regione, secondo le disposizioni «concordate con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, che tenendo conto delle specificità dell'ordinamento finanziario della Regione autonoma Valle d'Aosta ha riconosciuto la corretta imputazione del ristoro all'anno 2021, da realizzarsi, necessariamente, transitando le risorse eccedenti del 2020, sull'avanzo di amministrazione».
Nessuna carenza di programmazione quindi secondo la Regione, che precisa ancora: «Le risorse messe a disposizione dal DL 104 del 14 agosto 2020, convertito con Legge n. 126 del 13 ottobre 2021, sono state utilizzate a titolo di copertura delle minori entrate per 12,5 milioni di euro nel 2020 e prontamente iscritte per 71,5 milioni di euro a sostegno delle minori entrate previste per il bilancio di previsione 2021, approvato dal Consiglio regionale con l.r. 21 dicembre 2020 n. 13, senza quindi la necessità di attendere fino all'approvazione del Rendiconto finanziario del 2020. Attenzione e sensibilità - proseguono presidenza e assessorato alle finanze - quella che il governo regionale sta rivolgendo nei confronti delle entrate regionali, che si manifesterà anche con la prossima ulteriore imputazione di risorse derivante dall'avanzo libero 2020, con la definenda legge di assestamento».
Marco Camilli