Sanità valdostana in difficoltà, l'assessore Barmasse risponde ai sindacati

Governo valdostano al lavoro su una norma di attuazione per incentivare economicamente il personale

 

Roberto Barmasse

Il governo della Valle d'Aosta sta lavorando ad una proposta di norma di attuazione per contrastare l'esodo del personale della sanità verso mete più attraenti dal punto di vista economico e professionale. Lo annuncia l'assessore regionale alla sanità, Roberto Barmasse, con una nota che risponde alle segnalazioni dei sindacati della dirigenza medica e delle sulle tante difficoltà della sanità valdostana.

«L'azione di questo assessorato non si espliciterà mai attraverso comunicati stampa, ma attraverso la condivisione e la ricerca di soluzioni concrete e percorribili», dice l'assessore.

Uno dei punti critici messi in luce dai sindacati è la questione del personale. «Conscio dell'oggettiva carenza di professionisti sanitari, che caratterizza l'intero territorio italiano - afferma Barmasse -, e consapevoli del peculiare fenomeno di migrazione di personale sanitario, tipico dei territori transfrontalieri, verso realtà oltreconfine, l'assessorato sta elaborando una proposta di norma di attuazione finalizzata a ottenere una specifica competenza legislativa in materia di definizione di riconoscimenti economici aggiuntivi e specifici per la nostra realtà regionale».

Nella nota l'assessorato ripercorre «le principali azioni intraprese, per quanto di propria competenza, a partire dall'inizio del mandato, il 20 ottobre 2020» come il Piano triennale per i fabbisogni del personale dell'Usl «che verrà a breve deliberato anche dall'Amministrazione regionale», il nuovo concorso per gli infermieri, le indennità al personale sanitario per l'emergenza Covid-19.

Lunedì 21 giugno, anticipa ancora l'assessore regionale alla Sanità, salute e politiche sociali, la Giunta regionale «sarà chiamata a deliberare relativamente agli indirizzi e agli obiettivi di salute e funzionamento dei servizi dell'Azienda USL della Valle d'Aosta per l'anno 2021, con cui saranno assegnati alla sanità valdostana ulteriori 28 milioni euro circa, con la finalità di rilanciare nella fase di ripresa dalla pandemia la programmazione e aumentare la qualità del servizio sanitario regionale e, con particolare riferimento alla retribuzione del personale, sono stati individuati riconoscimenti economici per 3.300.000 euro da destinare alla libera professione (LPA) COVID-correlata, a favore dell'Azienda, per dirigenza medica e parte del personale del comparto (ad esempio per l'attività legata alla campagna vaccinale), in aggiunta ai fondi resi disponibili dai decreti nazionali per l'attività vaccinale e di riduzione delle liste d'attesa».

E poi, prosegue la nota, «finalmente, in questa legislatura, attraverso la collaborazione franca tra i diversi assessorati competenti, che ha risolto una serie di problematiche tecniche sospese da tempo, si è giunti a una indicazione precisa sulla scelta relativa alla costruzione del nuovo ospedale regionale che verrà realizzato come da progetto in discussione sui tavoli dell'Amministrazione regionale da circa 10 anni».

Inoltre sarà «presto presentato in commissione» il Piano per la salute e il benessere sociale della Valle d'Aosta che attende di essere aggiornato dal 2013. «È proprio durante le consultazioni che precedono l'elaborazione definitiva del piano - prosegue la nota - che l'assessore Barmasse spera di poter instaurare, sui tavoli a questo deputati, una nuova e costruttiva collaborazione anche con le organizzazioni sindacali, al fine di evitare che alcuni possano cavalcare situazioni di crisi e disagio collettivi, per finalità personali».

L'assessore regionale alla Sanità manifesta «il pieno supporto all'attuale Direzione Strategica aziendale, che, pur indebolita dall'assenza temporanea del Direttore Generale, sta affrontando in maniera egregia molteplici sfide in una situazione post-emergenziale». 

Con queste precisazioni l'assessorato «non intende minimamente sminuire il valore dello sforzo e dello spirito di sacrificio con i quali tutti gli operatori sanitari e non in forza al sistema sanitario valdostano si sono spesi nei mesi che sono trascorsi dall’inizio della pandemia, al contrario, ne riconosce la capacità di resilienza per nulla intaccata dalla stanchezza accumulata nel corso dei mesi».

 

 

E.G.

 

 

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