Adu: chi vota il Defr con Cime Bianche è contro l'unità dei progressisti

'Il PD locale ascolti la segretaria Schlein'

 

Cime Bianche

Il Defr 2024/2026 che il Consiglio regionale esaminerà nei prossimi giorni sarà un test non soltanto per la maggioranza. È la lettura data da Adu nell'ambito del progetto di rinnovamento dell'area politica progressista.

Il nodo della questione è l'apertura della maggioranza al progetto del collegamento intervallivo di Cime Bianche contenuta appunto nel Defr. L'opera è fortemente contestata dall'area politica del movimento Adu il quale, infatti, ritiene che "l'unico emendamento possibile, ieri e oggi, resta quella di stralciare dal documento la realizzazione del collegamento". Secondo Adu "chi vota il Defr, vota per la realizzazione della mega funivia". E "chi vota il Defr con Cime Bianche è contro l'unità dei progressisti".

Il voto sul Defr può diventare dunque "l'occasione per un ripensamento, che porti ad una vera riorganizzazione dell'alternativa progressista - prosegue il movimento -. Partire dai programmi, per fare come in Spagna e in Polonia. Al PD locale, diciamo di ascoltare la segretaria Schlein: fate la vostra parte, per la giustizia ambientale. A Padovani, chiediamo di essere coerente con gli impegni assunti con gli elettori o in alternativa di liberare i poveri Marx e Guevara dalla sua bacheca social. A Bertin diciamo, semplicemente, che siamo d'accordo con lui". Il riferimento è ad alcune affermazioni di Bertin del 2017, secondo le quali "i cosiddetti collegamenti intervallivi (Cime Bianche e Cogne) sono interventi discutibili per il grande impatto ambientale e finanziario che comportano".

 

 

E.G.

 

 

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