Pari opportunità, la Consulta regionale chiede la doppia preferenza di genere alle elezioni

Presentato un parere per sollecitare la politica valdostana a intervenire sulla legge elettorale

Consulta per le pari opportunitàLa doppia preferenza di genere per contribuire a risolvere la questione della rappresentanza femminile nelle istituzioni: è la soluzione indicata dalla Consulta regionale per le pari opportunità della Valle d'Aosta, che in occasione dell'8 marzo ha presentato in conferenza stampa un parere per sollecitare la politica regionale a cambiare la legge elettorale e introdurre meccanismi che possano «favorire la reale eleggibilità delle donne».

«Nell'ambito delle competenze che ci dà la legge e con il supporto tecnico e giuridico dell'avvocata Arianna Enrichens, abbiamo formulato un parere inviato al Consiglio regionale concernente le proposte di legge in materia elettorale in fase di esame», ha spiegato la presidente della Consulta Maria Elena Udali. I testi presentati sono cinque e solo due prevedono la doppia preferenza di genere.

Il problema sollevato sulla preferenza di genere investe anche l'attuale Giunta regionale che conta otto uomini e nessuna donna (le uniche tre consigliere elette sono attualmente all'opposizione).

Raffaella Rovyez, vicepresidente della Consulta, ha sottolineato quindi «l'improrogabilità dell’adeguamento della legislazione regionale ai principi previsti dalla legge n. 20/2016, inderogabili anche per le Regioni a Statuto speciale». 

Nel corso dell'incontro, l’artigiano Ivo Chapel ha consegnato alla Consulta una scultura in legno.

 

 

redazione

 

 

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