Il ministro ad Aosta è intervenuto sui criteri di classificazione dei Comuni montani
I fondi erogati attraverso la legge sulla montagna recentemente approvata in Parlamento non dovranno andare a territori di «finta montagna». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, ad Aosta per la campagna elettorale in vista del voto di domenica, parlando della classificazione dei Comuni montani.
Calderoli ha ricordato che il 55% dei Comuni italiani, circa 4.500 in tutto, è classificato come montano, «quindi c'è qualcosa che non torna. Se uno vuole vedere l'elenco ci trova dentro Roma, Bologna, Reggio Calabria, Palermo, cioè realtà che di montano non hanno niente».
Il ministro ha quindi aggiunto: «abbiamo da fare un decreto che raccoglierà le proposte di una commissione di esperti, costituita da rappresentanti delle Regioni, dei Comuni e delle Province, che si baserà sull'altimetria e sulla pendenza». Con questo sistema «credo che siamo vicino al dimezzamento del numero dei comuni veramente montani». Tra questi verrà effettuata una ulteriore scrematura «sulla base anche di criteri socio-economici, perché non avrebbe senso dare quegli incentivi e quelle promozioni a realtà che, da un punto di vista economico e di Pil, non ne hanno assolutamente bisogno».
Clara Rossi