Nel 2022 i 57 ghiacciai dell'area protetta hanno perso in media 41 metri. Il Gran Paradiso arretra di oltre 200 metri
I ghiacciai del Parco Nazionale Gran Paradiso sono in costante contrazione e il 2022 è l'anno peggiore della serie storica disponibile. Il ghiacciaio del Gran Paradiso, uno dei simboli dell'area protetta, è allo stesso tempo anche il triste simbolo della perdita delle masse di ghiaccio: in un solo anno il suo fronte si è ritirato di 209,5 metri, due volte la lunghezza di un campo da calcio.
Mappatura del ghiacciaio Gran Val (foto Alberto Rossotto)
Il 2022 è stato l'anno della «tempesta perfetta per i ghiacciai del Parco», osserva l'Ente alla luce dei risultati della campagna glaciologica da poco completata. «La combinazione tra lo scarno accumulo nevoso, esito delle rare precipitazioni invernali e primaverili, e le temperature elevatissime registrate a partire dal mese di maggio fino a settembre inoltrato, ha avuto effetti devastanti sulla maggior parte dei corpi glaciali».
Qualche altro dato. Il ghiacciaio del Grand Etret, "osservato speciale" delle misurazioni, ha perso il 58% della superficie dal 1999 a settembre 2022, cioè una riduzione di spessore medio di quasi 26 metri, quanto un palazzo di 9 piani. Nel corso della sola stagione 2022 il ghiacciaio ha perso in media uno spessore di 3,8 metri.
Gli effetti del cambiamento climatico riguardano tutti i 57 ghiacciai presenti nel territorio del Parco e monitorati. La campagna glaciologica ha rilevato un arretramento frontale medio di 41 metri nell'anno in corso, «più del triplo del dato medio del periodo 1993-2021» pari a 13 metri.
redazione