AOSTA. Il tango argentino è un ballo, una musica, un canto e una cultura. E' il mito della passionalità espressa in musica. Il racconto del tango sa essere diverso perché esprime quella "fisiologia" che porta i ballerini a vivere un dialogo creativo fatto di sensorialità, percezione, istinto. Il Tango nasce tra il 1880 e il 1900 in un preciso contesto geografico, ovvero lo spazio compreso fra le due città che fiancheggiano l’estuario del Rio de la Plata: Buenos Aires (capitale dell’Argentina) e Montevideo (capitale dell’Uruguay). “il tango è un corpo con 4 gambe” sottolinea Marisa Granato “ è il ballo dell'abbraccio, il ballo di coppia per eccellenza. E' stato riconosciuto come patrimonio culturale, si tratta in effetti di una cultura vera e propria. E' musica, poesia e ballo insieme. Ho iniziato a ballare nel 2001, a insegnare nel 2004. Sono insegnante diplomata e per cinque anni, una volta all'anno ho passato un mese a Buenos Aires per dei corsi di aggiornamento e di integrazione assoluta nel clima del tango, al fine di poter trasferire ai miei allievi quanto ho appreso. Non esistono passi decodificati, bisogna ascoltare il corpo dell'altro. L'uomo propone un movimento che la donna segue. Tuttavia non si può dire che sia il ballerino a dominare il ballo perché la ballerina deve essere partecipe e condividere gli input che le vengono dati. Il nostro stile è l'abbraccio; non si tratta di sensualità ma di passionalità.”
Ci sono diverse scuole di ballo e diverse interpretazioni ma il vero tango argentino implica l'abbraccio e il movimento in simultanea dei corpi. Quindi non si tratta solo di tecnica, non ci sono solo dei passi da seguire meccanicamente? “ Affatto. Il ballo deve trasmettere delle emozioni. I ballerini possono danzare in modo diverso in base alle proprie sensazioni che devono saper trasmettere. Per questa ragione spesso la ballerina tiene gli occhi chiusi, per non farsi distrarre da ciò che la circonda e concentrasi sul movimento del ballerino. Per questa ragione il tango è un corpo con 4 gambe. La coppia diventa un altro strumento dell'orchestra.”
Quindi mi dice che il tango è un sentimento che si sublima e si racconta nella danza. “ Esatto, aggiungo che è anche un codice da rispettare: il ballerino va a prendere la dama al tavolo e la invita con la “mirada”, cioè con un gioco di sguardi e la ballerina risponde con il “cabeseo”cioè con un cenno della testa. Al termine del ballo il cavaliere accompagna al tavolo la dama. Questo è il codice del tango, un galateo recuperato. Il tango è anche rispetto, bisogna rispettare il corpo della ballerina, la musica e lo spazio attorno per permettere a tutti i propri movimenti di coppia.”
Quando iniziano i corsi nella sua scuola SPAZIOTANGO e dove si trova la scuola di ballo? “I corsi iniziano a settembre presso la Cittadella dei Giovani. La lezione si tiene una volta alla settimana e dura 1ora e 15 minuti. Per informazioni è possibile contattare il numero: 329-9566560 oppure scrivere a spaziotango(at)gmail.com Organizziamo anche delle serate di pratica che sono dei veri allenamenti. C'è poi la serata di Milonga, l'evento del ballo, dove i ballerini delle diverse scuole di tango si ritrovano.”
Ad Aosta ci sono dei locali per ballare il tango? “No, purtroppo non c'è nessun locale, sono le diverse Associazioni che si organizzano e creano degli eventi. L'obiettivo della mia Associazione è quello di riunire le persone, fornire un'opportunità alla gente per ritrovarsi anche se non desiderano ballare. Possono poi organizzarsi tra loro e ritrovarsi in serate successive.”
L'interazione sociale oggi è fondamentale per stare bene. Perché dunque non cogliere l'invito della maestra Granato e provare a condividere una serata di tango?
Laura Uglietti