Mancata sostituzione docenti, Flc Cgil VdA: "inficia la qualità dell'offerta formativa"

 

Il 28 settembre incontro in Regione. Foletto: "metteremo sul tavolo queste e altre questioni"

convitto-chabodAOSTA. "Netta contrarietà" della Flc Cgil della Valle d'Aosta per la mancata sostituzione del primo giorno di assenza dei docenti in tutte le scuole, prevista dalla legge 190 del 2014 (la legge finanziaria), in quanto "inficia gravemente la qualità dell'offerta formativa".

Nemmeno la circolare del Sovrintendente agli studi regionale Fabrizio Gentile soddisfa il sindacato in quanto "pur riconoscendo la necessità di sostituire comunque i docenti assenti nei plessi della scuola primaria e dell'infanzia funzionanti con una sola sezione o un solo insegnante, oppure con più assenze contemporaneamente, non è sufficiente a garantire la qualità del servizio".

Il segretario regionale Katya Foletto: "non è pensabile che la mancata sostituzione dell'insegnante comporti soluzioni quali l'accorpamento delle classi, lo smistamento degli alunni in altre classi o sezioni, l'assegnazione di orari molto lunghi per il personale in servizio con conseguente diminuzione della qualità didattica e dell'offerta formativa.

In attesa di un incontro con la Regione programmato nei prossimi giorni, Flc Cgil VdA interviene anche sulla situazione del convitto regionale F. Chabod chiedendo che sia "garantita la sostituzione dei docenti di sostegno e degli educator".
Ancora Foletto: "Siamo arrivati al paradosso che anche su supplenze lunghe come quelle di tre mesi per maternità, che si sapeva già in essere, i bambini e ragazzi si sono trovati a perdere il primo giorno di lezione e le scuole sono state costrette a modificare i contratti. Avremo un incontro con l'Amministrazione Regionale il 28 settembre - continua Foletto - e sarà l'occasione per mettere sul tavolo queste ed altre problematiche come ad esempio l'aumento delle ore della lingua inglese nella scuola primaria senza che vi sia alcuna chiarezza sulle risorse e sulle modalità adottate nelle singole istituzioni scolastiche. Non vorremmo che École en Langue, bocciata dalle scuole, rientrasse così dalla finestra".

 

Elena Giovinazzo

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