Il sindaco di Aosta è intervenuto durante l'ultimo Consiglio comunale della consiliatura
Oggi e domani il Consiglio comunale di Aosta si riunisce per l'ultima seduta della consiliatura. Per il sindaco Gianni Nuti questa convocazione è l'occasione per «congedarsi definitivamente» e fare un bilancio anche politico dei cinque anni alla guida dell'amministrazione.
«Abbiamo raccolto maldicenze, falsità e mistificazioni, calunnie e anche insulti - ha dichiarato Nuti -, li abbiamo lasciati estinguere dentro: per contro, abbiamo seminato speranza e fiducia nel futuro, ricchezza di beni e bellezze di cui i cittadini di domani si accorgeranno e ne trarranno beneficio, anche se oggi faticano a convertire il loro sguardo».
La sua Giunta, ha affermato, ha condotto «una riorganizzazione dell'amministrazione che la rende più flessibile e digitale, non verticistica ma interpolare» in grado di ricorrere a «strumenti innovativi differenziati: non solo appalti, ma project financing, leasing in costruendo, co-progettazioni con il Terzo Settore, concessioni per la valorizzazione dei beni comunali. Non ci siamo chiusi nella logica della mera gestione, ma abbiamo sperimentato e osato».
Il sindaco si è anche tolto qualche proverbiale sassolino dalle scarpe parlando del programma. «Pochi elettori e forse neppure i movimenti politici leggono approfonditamente queste promesse oppure se ne dimenticano, perché, se no, non si spiegherebbero le alzate di scudo di fronte all'attuazione di quanto scritto e nondimeno non si permetterebbero di darmi dell'arrogante».
redazione