Il sindaco di Aosta auspica un risveglio dell'Europa dei popoli «se l'Europa delle nazioni non si sveglia»
«Stiamo per gettare ai rovi ottant'anni di conquiste in termini di diritti, welfare e attenzione alla persona, e siamo solo agli inizi». Così il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, commenta la situazione della cassa integrazione chiesta dalla Cogne Acciai Speciali per gran parte dei dipendenti per effetto delle incertezze causate da dazi e tensioni geopolitiche internazionali.
«L'arroganza di Stato, la gestione muscolosa e priva di reali competenze in materia economica, completamente indifferente alle ricadute sociali di una strategia che serve solo a chi scommette nelle roulette delle borse, stanno iniziando a produrre le prime conseguenze su ciascuno di noi», aggiunge Nuti.
«Speriamo che, se non si sveglia l'Europa delle nazioni, si risvegli l'Europa dei popoli e faccia sentire la sua voce», conclude il sindaco.
M.C.