Barmaz: la riforma ci riconosce il lavoro svolto per difendere e preservare la nostra produzione
Semaforo verde del Consorzio della Dop Fontina sul nuovo Regolamento Ue sulle Indicazioni Geografiche (IG) dei prodotti agroalimentari.
«Siamo molto soddisfatti del nuovo testo unico comunitario e del lavoro che abbiamo portato avanti, insieme a tutto il sistema italiano dei Consorzi di tutela, al Masaf, alle istituzioni di settore e con il prezioso coordinamento dell'europarlamentare Paolo De Castro - dice il presidente del Consorzio, Andrea Barmaz - Uno dei punti principali del nuovo regolamento è il rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela che restano in mano solo ai produttori e agli operatori lungo la filiera produttiva con maggiori responsabilità, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del cosiddetto turismo Dop».
La riforma approvata dal Parlamento Ue «ci riconosce il lavoro svolto da decenni nel difendere e preservare la nostra produzione intrinsecamente sostenibile», aggiunge Barmaz.
La regolamentazione comunitaria prevede, tra le altre cose, una formazione di protezione per i domini web che richiamano una Indicazione Geografica e la possibilità per i Consorzi che hanno un mercato internazionale, come quello della Fontina, di essere registrati automaticamente all'Atto di Ginevra dell'Accordo di Lisbona. «Non sarà più possibile, dunque - spiega il Consorzio Fontina -, sfruttare indebitamente la reputazione delle IG tramite norme nazionali o menzioni tradizionali (vedi Prosek made in Croazia), in quanto queste non possono evocare IG riconosciute». Altro punto importante è l'obbligo per i trasformatori di indicare in etichetta la percentuale di prodotto di Indicazione Geografica utilizzato.
Clara Rossi