Manfrin: «Rompere muro di omertà che copre il destino dei genitori e dei figli quando le famiglie si separano»
«Rompere quel muro di omertà che copre, troppe volte, il destino dei genitori e dei figli quando le famiglie si separano condannando uno dei due genitori a risultare soccombente, tanto nella vita familiare che in quella economica». Così il capogruppo in consiglio regionale della Lega VdA, Andrea Manfrin, nell'anniversario della morte di Antonio Sonatore, padre suicidatosi nel 1996 davanti al tribunale di Aosta.
«La sfida dei genitori separati è ancora lunga e ardua - si legge in una nota -, passa dal drammatico fenomeno dei suicidi ed arriva al tema della tutela dei minori con l’affido paritario, alla battaglia per le pari opportunità genitoriali quando l’affido paritario non sia oggettivamente praticabile, passando per i corsi di sensibilizzazione sulla bigenitorialità, sulla co-genitorialità e sull’affido equo».
«La forza della figura di Antonio Sonatore - conclude Manfrin - psicologo e maestro di Villeneuve, divenuto a livello nazionale e mondiale, il simbolo dei genitori che lottano per essere rispettati nei tribunali quando si decide l’affido dei propri figli e che combattono contro "l’ingiustizia di una giustizia" è evidenziata dalla mancanza di volontà che le istituzioni hanno mostrato nel dedicargli un ricordo a perenne monito delle future generazioni, come aveva richiesto la Lega meno di un anno fa, perché i simboli spesso spaventano più delle parole».
redazione