Il Partito soddisfatto per la decisione UV di proseguire con l'alleanza in Regione. Ora servono «senso di responsabilità e una disponibilità comune»
Dopo le recenti decisioni del Conseil Fédéral dell'Union Valdôtaine un sospiro di sollievo si è levato dagli uffici di corso Battaglione sede del Partito Democratico della Valle d'Aosta. Il "parlamentino" unionista ha deciso di proseguire sulla strada dell'alleanza con il centrosinistra mettendo da parte, almeno per ora, l'idea di un accordo con Lega e centrodestra per proseguire la legislatura.
«Prendiamo atto con soddisfazione delle posizioni politiche emerse la settimana scorsa», è il commento del Partito Democratico valdostano. «La continuità amministrativa è stata confermata grazie all'impegno di tutti, con lo scopo comune di risolvere questioni annose, su tutte il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici che dovrebbe concretizzarsi a breve».
Il partito esprime anche soddisfazione per il fatto che «la réunion abbia fatto un deciso passo in avanti. Qualsiasi tentativo di ricomposizione e quindi di semplificazione del quadro politico è da considerarsi positiva».
Il PD non può tuttavia dimenticare il fatto che la scelta del Conseil unionista non è unanime (38 voti a favore della mozione rispetto ai 31 favorevoli all'accordo con il centrodestra) né scolpita su pietra. Nella turbolenta politica valdostana il vento può cambiare da un momento all'altro. Il partito cerca quindi di consolidare la sua posizione in maggioranza assicurando la propria disponibilità a «rilanciare il progetto iniziato nel 2020, ampliando una maggioranza che ha dato risposte serie in una fase sociale ed economica molto complessa». Per arrivare al 2025 «ed oltre» il PD propone di riscrivere e aggiornare il programma di governo «avendo certezza dei tempi di realizzazione delle varie scelte programmatiche, su tutte la riforma della legge elettorale».
Mentre si inizia a ragionare su possibile nuovo presidente della Regione e sulla nuova Giunta, il PD garantisce da parte sua «nessuna preclusione e nessun veto nella speranza che questo sia l'atteggiamento di tutti».
Bisogna «fare bene e in fretta perché la risoluzione della crisi è un'esigenza vera che non deve soddisfare solo le esigenze dei partiti e dei movimenti. Da questo punto di vista serve senso di responsabilità e una disponibilità comune», afferma ancora il Partito Democratico VdA.
Marco Camilli