Manfrin: penalizzerà lavoratori, servizio e utenti. Marzi: il problema della residenzialità degli anziani va affrontato
Il Consiglio Valle vota "no" alla proposta di sospendere l'iter di attivazione dell'ente strumentale per la gestione dei servizi alla persona. Con ventiquattro astensioni - quelle della maggioranza e dei gruppi PD-FP e AVS - e nove voti favorevoli - Lega, Renaissance, AVS, FdI - l'aula ha respinto una mozione che chiedeva al governo regionale un passo indietro «perché altrimenti a perderci saranno i lavoratori nonché il servizio e gli utenti», secondo quanto affermato dal capogruppo leghista Andrea Manfrin.
Secondo Lega e Renaissance «la realizzazione di questo nuovo ente comporterebbe una serie di gravi criticità: dal mancato passaggio automatico del personale attualmente impiegato nella Società di Servizi, che dovrà affrontare una nuova selezione, alla disparità di trattamento tra lavoratori assunti nella pubblica amministrazione, alla precarizzazione del lavoro con il rischio concreto di perdere figure professionali con esperienza decennale».
«Il processo politico e amministrativo è ancora in corso», ha risposto l'assessore alla sanità e politiche sociali Carlo Marzi. «Garantire una soluzione alla difficile situazione professionale e reddituale dei dipendenti della Società dei Servizi è un obiettivo primario - ha inoltre dichiarato -. Nel frattempo il problema della residenzialità anziani sollevata dagli Enti locali non può essere affrontato semplicemente sospendendo l’ente strumentale: la mozione risulta quindi inapplicabile e non votabile perché mischia i problemi con le soluzioni senza che di soluzioni ne vengano proposte manco per sbaglio».
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